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 Alla XXV Borsa mediterranea del Turismo archeologico, a Paestum, lo stand della Regione Sardegna parla la lingua dei Giganti. È un nuovo passo avanti per la Fondazione Mont’e Prama, che anche quest’anno partecipa a uno degli appuntamenti più attesi del panorama mondiale dell’archeologia, con uno stand che promuove l’isola e il Parco archeologico naturale del Sinis.

Le statue di pietra scolpite 3.000 anni fa scoperte nella collina del Sinis di Cabras fanno da punto di attrazione per la Sardegna, ambasciatrici di un’isola che mette in mostra per un pubblico internazionale i suoi tesori più preziosi, migliaia di nuraghi, i pozzi sacri, le tombe dei giganti, le opere megalitiche, i resti delle antiche città sul mare.

I Giganti sono il simbolo di una Sardegna che guarda verso nuovi orizzonti”, ha affermato il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni. “La Fondazione intende portare avanti l’opera di sviluppo strutturato di una terra che deve emergere tra le altre mete come luogo di cultura e di bellezza. Il Grande Progetto Mont’e Prama finanziato dal Centro Regionale di Programmazione sta contribuendo in maniera preponderante ad ampliare la conoscenza intrinseca di questi luoghi, facendo del Parco archeologico del Sinis sempre più una terra di scoperta. Paestum è una vetrina importante per il Sinis e per la Sardegna intera”.

Archeologia e storia si fondono in un insieme interessante, tra prodotti enogastronomici e ricchezze paesaggistiche. A sigillare lo stretto rapporto tra i beni culturali e la produzione vitivinicola e gastronomica della Sardegna c’è la collaborazione con il Gal Sinis, che si rinnova anche in questa edizione della Borsa di Paestum in un secondo stand dove i Giganti sono i primi attori e che vede Gal e Fondazione insieme.

“Un’occasione straordinaria per mettere in luce il nostro ricco patrimonio archeologico e culturale”, ha dichiarato il direttore del Gal Sinis, Cristiano Deiana. “Questo evento di prestigio ci offre la possibilità di condividere la storia straordinaria del Sinis con un pubblico globale di turisti e professionisti del settore. Il Gal è determinato a promuovere e valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature e la Borsa mediterranea del Turismo archeologico di Paestum rappresenta un passo significativo in questa direzione. È la terza edizione che ci vede protagonisti e siamo fortemente entusiasti della sinergia che si è delineata con la Fondazione Mont’e Prama, con il coinvolgimento degli operatori del Sinis, anche loro protagonisti con uno stand dedicato, per promuove e valorizzare la destinazione Sinis”.

 

Domani, venerdì 3 novembre, dalle 16 nella Sala Cerere, in una conferenza tenuta dal presidente Anthony Muroni, si parlerà delle azioni strategiche che caratterizzano il Grande Progetto Mont’e Prama. A seguire Giorgio Murru, responsabile dell’area scientifica della Fondazione, racconterà la Sardegna a partire dai nuraghi, templi e pozzi sacri, con un viaggio immaginario sui cieli dell’isola. Nicoletta Camedda, archeologa della Fondazione Mont’e Prama, presenterà poi il Parco archeologico naturale del Sinis.

Fonte: Linkoristano

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